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Sentiero CAI 621 |
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Italia • Veneto • Alto Vicentino San Pietro Valdastico • Vicenza |
Lunghezza 12 km
Durata 3 ore Dislivello 1.046 slm Altitudine raggiunta quota 1.452 m Partenza P.za Roma S.Pietro Valdastico Arrivo Malga Camporosà Periodo consigliato Tutto l'anno Pedule da trekking leggere Opportuna scorta d'acqua Cappello per ripararsi dal sole |
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SENTIERO: CAI 621 - LA SINGELA |
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Partire dal centro del paese San Pietro Valdastico, è questo il modo migliore per avviarsi a percorrere la Singela (in italiano Cingella), un "Cammino" che inizia da Piazza Roma con la sua chiesa maestosa e la sua fontana la cui acqua fresca disseta tutti i "viandanti", e porta a Malga Camporosà. Dopo aver attraversato le ultime contrà, man mano che si sale lungo questa mulattiera, cambiano vegetazione e sottobosco, ma i faggi sono sempre presenti, alti e slanciati. Un "Cammino" perché nel silenzio alleggia un'aurea di spiritualità dove invece dei pellegrini, si possono incontrare caprioli e camosci liberi nel loro bosco. Le tappe della Singela sono segnate dalla sua storia, non la grande Storia con la maiuscola, ma quella della gente, storia vera e recente di vita comune fatta da uomini, i cavallari, che ogni mattina partivano all'alba con i loro cavalli da tiro a tagliare e prendere la legna da portare a valle, e da donne che andavano a "far leto", a raccogliere l'erba per gli animali da cortile. Ogni tappa, segnata da un'indicazione in legno, rimanda ad un racconto, ad un fatto accaduto in passato, a storie di cavallari sopravvissuti a grossi incidenti nella prima metà del secolo scorso e nel dopoguerra. Il bosco era allora così curato da colorare e profumare oggi i ricordi degli anziani con i frutti di bosco che da bambini raccoglievano abbondanti. Su quella mulattiera storie di sudore, ma anche di cuore; di fatica, ma anche di solidarietà tra persone accomunate dalla stessa povertà di un tempo. La Singela era la loro vita, la loro fonte di sostentamento perché i suoi boschi offrivano il legname da vendere per far vivere le famiglie dell'intero paese. La Singela è dura, è una strada tutta in salita che costringe al passo lento e cadenzato tra i ciottoli, ma che invita così a rispettare il silenzio degli uomini per ascoltare le voci e i suoni della natura. La fatica della salita porta ad ampi e profondi respiri che riempiono corpo ed anima con gli odori del bosco, il profumo dei tronchi, del muschio, della terra, delle foglie. Il sole che penetra tra gli abeti e l'alternarsi di luci ed ombre creano un'atmosfera magica e fantastica. Percorrere a piedi questa vecchia strada di un tempo passando per il Sojolo, l'Ara del Salto, il Buso de Paolo, el Pontaron (una salita particolarmente ripida), i Fundi pianeggianti, il Capitello, la Cima del Sojo Alto è vivere un'esperienza di pace che infonde serenità e riposa l'animo. di Manuela Bonifaci Fonti: Sui sentieri della Val d’Astico di Liverio Carollo Sentieri Val d’Astico e Altopiani Trentini- Sezione VIcentine C.A.I. La descrizione del sentiero è indicativa, lo scopo è di invogliare l'escursionista a percorrerlo. Consigliamo, per evitare di imbattersi in errori, di farsi accompagnare da persone del posto o da apposita guida. Il racconto... un racconto di Mario Pesavento L'angolo del Trail Descrizione percorso e impressioni di Alberto Toldo |